La vivisezione (dal latino vivus -a -um, vivo, e sectio -onis, taglio) è un metodo di studio e ricerca consistente in operazioni di dissezione effettuate su animali vivi. Il termine si riferisce agli esperimenti compiuti nei secoli passati, e in particolare alle metodologie di studio diffuse nei secoli XVII-XIX, consistenti in operazioni di dissezione praticate su animali (mammiferi, uccelli, rettili, anfibi, pesci) vivi e coscienti [1][2].[3].
In ambito scientifico i termini vivisezione e sperimentazione animale non hanno lo stesso significato[1][2] sebbene i gruppi che si oppongono alla sperimentazione animale indichino questa come vivisezione (e tali gruppi definiti antivivisezionisti) in modo strumentale. Il termine vivisezione infatti ha una connotazione negativa implicando l'idea di dolore, torture e morte.[3].
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