Volo BOAC 781 | |
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Un Comet simile a quello coinvolto. | |
Tipo di evento | Incidente |
Data | 10 gennaio 1954 |
Ora | 10.00 |
Tipo | Decompressione esplosiva e cedimento strutturale causato da fatica del metallo |
Luogo | Mar Tirreno, tra l’Isola d'Elba e la costa grossetana |
Stato | Italia |
Coordinate | 42°38′43.1″N 10°36′04.49″E |
Tipo di aeromobile | de Havilland DH.106 Comet 1 |
Nome dell'aeromobile | Yoke Peter |
Operatore | British Overseas Airways Corporation |
Numero di registrazione | G-ALYP |
Partenza | Aeroporto di Kallang, Singapore |
Scali intermedi | |
Destinazione | Aeroporto di Londra-Heathrow, Londra, Regno Unito |
Occupanti | 35 |
Passeggeri | 29 |
Equipaggio | 6 |
Vittime | 35 |
Feriti | 0 |
Sopravvissuti | 0 |
Mappa di localizzazione | |
Dati estratti da Aviation Safety Network[1] | |
voci di incidenti aerei presenti su Wikipedia |
Il volo BOAC 781 era un volo passeggeri della British Overseas Airways Corporation (BOAC) che si schiantò il 10 gennaio 1954 dopo aver subito una decompressione esplosiva in quota. Il Comet precipitò in mare nei pressi dell'Isola d'Elba, al largo delle coste italiane, provocando la morte di tutte le 35 persone a bordo. L'aereo, decollato poco prima dall'aeroporto di Roma-Ciampino, si trovava in rotta verso l'aeroporto di Londra-Heathrow, nell'ultimo tratto del suo volo da Singapore.[1]
Il velivolo era il terzo esemplare di de Havilland DH.106 Comet mai costruito. La sua perdita segnò il secondo di una serie di tre incidenti mortali che coinvolsero i Comet in meno di dodici mesi, tutti causati da cedimenti strutturali; seguì il disastro del volo BOAC 783 vicino a Calcutta, in India, nel maggio 1953, e del volo South African Airways 201 nell'aprile 1954, che si schiantò in circostanze simili al BOAC 781 dopo essere partito dall'aeroporto di Ciampino.