Vulca (Veio, ... – ...; fl. VI secolo a.C.) è stato uno scultore etrusco del VI secolo a.C., originario di Veio.
Ne abbiamo notizia da Plinio il Vecchio[1], che cita Varrone, riportando il suo nome e la sua origine.
Plinio gli attribuisce la statua di Giove per il tempio di Giove Ottimo Massimo del Campidoglio a Roma, commissionatagli dal re di Roma Tarquinio Prisco, e una statua dell'Ercole fittile[2].
È l'unico artista etrusco di cui ci sia stato tramandato il nome e viene considerato uno dei massimi esponenti della coroplastica[3].
A lui, o alla sua scuola o bottega, è stato attribuita la decorazione fittile del tempio rinvenuto nella località di Portonaccio a Veio, dedicato probabilmente alla dea Minerva, che comprendeva il celebre Apollo di Veio, uno dei più grandi capolavori dell'arte etrusca che ci siano giunti.