Waidan | |
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Nome giapponese | |
Kanji | 外丹 |
Nome coreano | |
Hangŭl | 외단 |
Hanja | 外丹 |
Latinizzazione riveduta | oedan |
McCune-Reischauer | oetan |
Waidan, tradotto come alchimia esterna o elisir esterno, è il primo ramo dell'alchimia cinese che si concentra sulla combinazione di elisir di immortalità riscaldando minerali, metalli e altre sostanze naturali in un crogiolo lutato.
Il ramo successivo neidan, o "alchimia interiore", sua controparte esoterica che ha preso in prestito le dottrine e il vocabolario dal waidan exoterico, si basa invece sulla produzione allegorica di elisir all'interno del corpo stesso del praticante, attraverso la meditazione taoista, la dieta e le pratiche fisiologiche.
La pratica dell'alchimia esterna waidan ebbe origine nella prima dinastia Han (206 a.C.–220 d.C.), crebbe in popolarità fino a quella Tang (618–907) quando il neidan cominciò a imporsi a seguito della morte di diversi imperatori per avvelenamento da elisir alchemico, e gradualmente declinò fino alla dinastia Ming (1368–1644).