Sultanato Wattaside | |
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Dati amministrativi | |
Nome completo | Sultanato Wattaside |
Nome ufficiale | الوطاسيون |
Lingue ufficiali | berbero |
Lingue parlate | arabo, berbero |
Capitale | Fès |
Politica | |
Forma di Stato | Sultanato |
Forma di governo | Sultanato |
Nascita | 1472 con Abu Abd Allah al-Shaykh Muhammad ibn Yahya |
Fine | 1554 con Ali Abu Hassun |
Territorio e popolazione | |
Bacino geografico | Marocco |
Territorio originale | Marocco |
Economia | |
Valuta | Dīnār |
Religione e società | |
Religioni preminenti | Islam sunnita, Ebraismo |
Religione di Stato | Islam sunnita |
Evoluzione storica | |
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I Wattasidi (in arabo الوطاسيون?, al-Waṭṭāsiyyūn) furono una dinastia berbera che regnò sul Marocco tra il XV e il XVI secolo.
Esattamente come i loro predecessori Merinidi (a cui usurparono il trono) erano di etnia berbera zanata. I Merinidi e i Wattasidi erano due famiglie legate tra loro, difatti molti sultani merinidi nominarono loro visir membri della famiglia wattaside.
Gli Wattasidi presero il potere dopo che l'ultimo sultano merinide Abu Muhammad Abd al-Haqq II (che aveva massacrato diversi membri della famiglia wattaside) venne ucciso durante una rivolta popolare scaturita nella città di Fès nel 1465. La rivolta era scoppiata perché il sultano merinide aveva nominato come visir Haron ben Batash, un ebreo.
Muhammad al-Shaykh al-Wattasi fu il primo sultano wattaside, ma controllò solo la parte settentrionale del Marocco: il sud era suddiviso in diversi principati.
I Wattasidi persero definitivamente il potere nel 1554, dopo la battaglia di Tadla: nella battaglia furono sconfitti dalla dinastia Sa'diana, che successivamente prese il potere in tutto il Marocco.