West Side Story | |
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Lingua originale | inglese, spagnolo, portoricano |
Paese di produzione | Stati Uniti d'America |
Anno | 1961 |
Durata | 150 min |
Rapporto | 2,35:1 |
Genere | musicale, drammatico, sentimentale, commedia |
Regia | Robert Wise, Jerome Robbins |
Soggetto | dal musical di Arthur Laurents, Leonard Bernstein, Stephen Sondheim e Jerome Robbins dal dramma Romeo e Giulietta di William Shakespeare |
Sceneggiatura | Ernest Lehman |
Produttore | Robert Wise |
Produttore esecutivo | Walter Mirisch |
Casa di produzione | The Mirisch Corporation, Seven Arts Productions |
Distribuzione in italiano | Dear Film |
Fotografia | Daniel L. Fapp |
Montaggio | Thomas Stanford |
Effetti speciali | Linwood G. Dunn |
Musiche | musiche e testi di Leonard Bernstein e Stephen Sondheim arrangiamenti di Saul Chaplin, Johnny Green, Sid Ramin e Irwin Kostal |
Scenografia | Boris Leven, Victor A. Gangelin |
Costumi | Irene Sharaff |
Trucco | Emile LaVigne |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori originali | |
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Doppiatori italiani | |
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West Side Story è un film del 1961 diretto da Jerome Robbins e Robert Wise, e tratto dall'omonimo musical del 1957 creato da Arthur Laurents, Leonard Bernstein, Stephen Sondheim e Robbins, a sua volta ispirato alla tragedia Romeo e Giulietta di William Shakespeare. Il cast comprende Natalie Wood, Richard Beymer, Russ Tamblyn, Rita Moreno e George Chakiris. Sullo sfondo dell'Upper West Side di Manhattan, la storia è quella dell'amore contrastato tra due ragazzi appartenenti a due mondi diversi: lei, Maria, sorella del capobanda dei portoricani Sharks, e lui, Tony, ex-componente pentito della banda rivale dei newyorkesi anglosassoni Jets.
Il film venne distribuito a partire dal 18 ottobre 1961 da United Artists, e fu accolto molto positivamente dal pubblico e dalla critica. Venne candidato a undici premi Oscar, vincendone dieci tra cui miglior film e miglior regista, e diventando così il film musical ad aver ricevuto il maggior numero di Oscar, superando Gigi (1958) che ne aveva ottenuti nove.
Nel 1997 la pellicola fu scelta per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti[1]. Nel 1998 l'American Film Institute lo inserì al 41º posto della classifica dei migliori cento film statunitensi di tutti i tempi[2], mentre dieci anni dopo, nella lista aggiornata, scese alla cinquantunesima posizione.[3]
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