Whigs | |
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(IT) Partito Whig | |
Leader | Robert Walpole William Pitt il Vecchio George Grenville Charles James Fox Charles Grey William Lamb John Russell Henry J. Temple |
Stato | Regno Unito |
Fondazione | 1678 |
Dissoluzione | 1859 |
Confluito in | Partito Liberale |
Ideologia | Liberalismo classico[1] Mercantilismo[2] Dottrina Whig[3] |
Collocazione | Centro/Centrosinistra |
Colori | Arancione |
Il partito Whigs fu uno dei principali partiti politici attivi tra il tardo Seicento e la metà dell'Ottocento in Inghilterra, successivamente Regno di Gran Bretagna e Regno Unito, rappresentativo di un consenso limitato a classi sociali appartenenti alla borghesia inglese.
Per le sue connotazioni di tolleranza sociale e religiosa, tale partito è considerato opposto a quello dei Tory, fortemente monarchico e contrario a qualsiasi religione diversa dall'anglicanesimo. Il partito dei Whigs prese lentamente forma nel corso del XVIII secolo e, in generale, la sua politica supportava le grandi famiglie aristocratiche e i non-anglicani, o dissenzienti, come i presbiteriani, mentre i Tory davano il proprio sostegno alla Chiesa anglicana e alla piccola nobiltà. Successivamente, i Whigs incontrarono l'interesse dell'emergente classe industriale e dei mercanti più ricchi, mentre i Tory a loro volta raccoglievano consensi tra i proprietari terrieri e i membri della Corona britannica.
Non vi fu una politica di partito coesa, almeno fino al 1784, anno dell'ascesa di Charles James Fox come leader del ricostituito partito dei Whigs, schierato contro il partito al governo dei nuovi Tory di William Pitt il Giovane. Nel corso del XIX secolo, il programma politico avrebbe abbracciato non più solo gli ideali di un parlamento dominante rispetto al monarca e del libero scambio, ma anche l'abolizione della schiavismo e l'ampliamento del suffragio. Nel 1859, i Whigs formarono il Partito Liberale sotto la guida di Lord Aberdeen e William Gladstone,[4] mentre i Tory diventarono il Partito Conservatore
Nel suo libro di memorie, Bertrand Russell ripropone una visione globale dell’ideologia dei Whigs, narrando la propria infanzia. Rimasto orfano in tenera età, fu cresciuto dai nonni, che gli trasmisero il liberalismo aristocratico caratterizzante la rivoluzione del 1688, nella quale, oltretutto, un loro avo ebbe un ruolo di spicco. Il nonno, John Russell, esponente Whig della cerchia di Fox, nato agli albori della Rivoluzione Francese, giudicava eccessiva l’avversione inglese verso la Francia; costui sedeva già in Parlamento quando l’imperatore Napoleone era ancora in carica, tanto da fargli visita durante l'esilio all'isola d'Elba. «Mi fu impartita una sorta di repubblicanesimo teorico che accettava un monarca a patto che riconoscesse di essere soltanto un funzionario del popolo».[5]