William Randolph Hearst | |
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Ritratto di William Randolph Hearst | |
Membro della Camera dei Rappresentanti - New York, distretto n.11 | |
Durata mandato | 4 marzo 1903 – 4 marzo 1907 |
Predecessore | William Sulzer |
Successore | Charles V. Fornes |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Democratico (1896–1935) United States Independence Party (1905–1910) Municipal Ownership League (1904–05) |
Università | Harvard University |
Professione | Editore e imprenditore |
Firma |
William Randolph Hearst (pron. hɚst; San Francisco, 29 aprile 1863 – Beverly Hills, 14 agosto 1951) è stato un editore, imprenditore e politico statunitense.
È divenuto celebre, oltre che per la sua smisurata ricchezza (si stima che i suoi introiti arrivarono a toccare i 15 milioni di dollari annui[1]), anche per avere creato uno dei più grandi imperi mediatici di sempre, influenzando fortemente lo stile giornalistico e l'opinione pubblica statunitense.
È considerato, insieme a Joseph Pulitzer, il padre del giornalismo scandalistico («Yellow Journalism», dal nome del fumetto Yellow Kid).[2] Venne eletto per due volte alla Camera dei rappresentanti per il Partito Democratico. La sua vita nel 1941 ispirò il capolavoro cinematografico di Orson Welles Quarto potere (Citizen Kane) e la sua figura è lungamente evocata nel film della piattaforma streaming Netflix, Mank (2020), di David Fincher.