Wojciech Jaruzelski | |
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Jaruzelski nel 1981 | |
Nascita | Kurów, 6 luglio 1923 |
Morte | Varsavia, 25 maggio 2014 |
Cause della morte | ictus |
Luogo di sepoltura | Cimitero militare Powązki |
Dati militari | |
Paese servito | Unione Sovietica Repubblica Popolare di Polonia Polonia |
Forza armata | Armata Rossa Esercito Popolare Polacco Forze Armate Polacche |
Anni di servizio | 1943 - 1989 |
Grado | Generale d'armata |
Guerre | Seconda guerra mondiale Legge marziale in Polonia |
Battaglie | Battaglia di Berlino |
Decorazioni | Croce d'argento dell'Ordine virtuti militari |
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Wojciech Witold Jaruzelski (Kurów, 6 luglio 1923 – Varsavia, 25 maggio 2014) è stato un politico e generale polacco, capo di Stato de facto (a seguito di colpo militare) del Paese tra il 1981 e il 1989 e poi, formalmente, come legittimo presidente dal 1989 al 1990.
Figura controversa del periodo socialista della Polonia, la sua adozione della legge marziale nel Paese nel 1981 all'insorgere delle proteste antigovernative da parte del sindacato Solidarność[1] è oggetto di letture opposte: a fronte di chi la interpreta come una soppressione incostituzionale dei diritti della popolazione, vi è parte di giudizio storico che tende a leggerla in ottica di prevenzione di una (ben più grave) invasione sovietica[1], come accadde in Ungheria nel 1956 e in Cecoslovacchia nel 1968.
Proveniente da una famiglia della piccola nobiltà deportata in Siberia, raggiunse nel dopoguerra il grado di generale d'armata e fu comandante dell'Esercito Popolare della Polonia; si dimise da ogni incarico nel 1989, facilitando la transizione della Polonia verso l'adozione di un sistema di liberalismo rappresentativo[2]; con le elezioni del 1989 Jaruzelski divenne il primo presidente della Polonia post-comunista.