Yazdgard III | |
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Shahanshah dell'Impero Sasanide | |
In carica | 16 giugno 632 – 651 |
Incoronazione | Istakhr |
Predecessore | Boran |
Successore | carica abolita |
Nascita | Istakhr, 624 |
Morte | Merv, 651 |
Dinastia | Sasanidi |
Padre | Shahriyar |
Figli | Peroz III, Bahram VII, Shahrbanu (presunto), Izdundad |
Religione | zoroastrismo |
Yazdgard III, riportato anche nelle versioni Yazdegerd III o Yazdgird III (in medio persiano 𐭩𐭦𐭣𐭪𐭥𐭲𐭩) (Istakhr, 624 – Merv, 651), è stato un sovrano persiano e ultimo scià dell'impero sasanide, attivo dal 632 al 651.
Figlio di Shahriyar e nipote di Cosroe II, salì al trono già all'età di otto anni, ma il giovane re non godeva dell'autorità necessario e regnò solo de iure. Il vero potere rimase infatti nelle mani dei comandanti dell'esercito, dei cortigiani e dei potenti membri dell'aristocrazia, impegnati in guerre intestine da alcuni anni. L'impero sasanide fu gravemente indebolito da questi conflitti interni, che portarono alle invasioni dei Göktürk da est e dei Cazari da ovest. Furono tuttavia gli Arabi, uniti sotto la bandiera dell'Islam, a infliggere il colpo decisivo; Yazdgard non riuscì a contenere l'invasione araba della Persia e trascorse la maggior parte del suo regno fuggendo da una provincia all'altra, nella vana speranza di radunare un esercito per contrastare il potente nemico. Secondo una leggenda, Yazdgard conobbe la sua fine per mano di un mugnaio vicino a Merv nel 651, con la sua morte che segnò la definitiva dissoluzione dell'ultimo impero di epoca pre-islamica attivo nell'odierno Iran dopo oltre 400 anni di esistenza.