Zhang Zhan, 张 展 in cinese mandarino (Xianyang, 2 settembre 1983), è una blogger cinese[1][2] che è stata torturata dalla polizia segreta cinese e condannata a quattro anni di carcere perché accusata di "false informazioni sui social media" attraverso un rapporto da lei redatto sulla cattiva gestione della pandemia COVID-19 da parte del governo cinese. È la prima giornalista ad essere condannata per aver riferito sulla pandemia in Cina, sebbene almeno altri 47 giornalisti siano detenuti in Cina per i loro articoli a riguardo del coronavirus.[3][4].